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Tutti per la FGEI e la FGEI per tutti!

In tanti anni di iscrizione alla FGEI non ero mai stato a un Congresso, sembrava qualcosa di troppo freddo, dove il confronto rischia di diventare ostile. Mi sbagliavo. Il calore e l’accoglienza, anche nei momenti di confronto più duri, non sono mai mancati. Complice il periodo di distanza, la gioia di incontrarsi con le proprie amiche e i propri amici ha addolcito ogni momento. Il viaggio fino a Roma, vedere di nuovo il panorama di Ecumene, toccarsi e ridere insieme in uno spazio in cui veramente ci si sente sicuri: questa è per me la FGEI e il Congresso mi ha regalato questa occasione.

Come cittadine e cittadini, saper popolare e gestire uno spazio di confronto democratico è fondamentale

Non è stato un campo come gli altri, ovviamente. C’è stata la lettura dei report che hanno dipinto uno scenario tristemente noto a tutti; I problemi delle chiese evangeliche in Italia si rivedono anche nella FGEI con crisi relative al numero di membri, alla responsabilità e all’impegno economico. Per quanto evidenti, questi problemi sono stati usati come spunto per formulare proposte innovative che daranno una spinta nuova alla Federazione. Ci sono stati momenti laboratoriali dove si è riflettuto sul concetto di leadership, sull’importanza di saper lasciare i propri progetti ad altri e sulla natura duale della FGEI come spazio di fede e politica. Altri momenti simili sono stati dedicati a temi organizzativi come la gestione dei fondi, dei canali di comunicazione e della rappresentanza regionale. I contenuti sono stati poi discussi ed elaborati nei momenti di plenaria per definire le priorità del prossimo mandato. Tra fgeini al primo Congresso siamo usciti stanchi ma estremamente formati da quest’ultima fase. Come cittadine e cittadini, saper popolare e gestire uno spazio di confronto democratico è fondamentale. Da questo punto di vista il Congresso è stato il culmine di un percorso di formazione intrapreso proprio grazie alla FGEI. 

Ecumene – Velletri 14 Novembre 2021

Lo sforzo richiesto nel prossimo mandato sarà grande non solo per il nuovo Consiglio, eletto in via eccezionale con sei membri, ma per l’intera Federazione che dovrà ricoprire il ruolo del settimo membro del consiglio (pensiero che prendo in prestito dal Pastore Peter Ciaccio, che ha ricoperto il ruolo di vicepresidente dell’assemblea). Offriamo quindi il nostro supporto e auguriamo al Consiglio un cammino benedetto dal Signore. Siamo certi che l’amore che ci unisce potrà darci la forza di continuare oltre ogni avversità e, anche se le difficoltà sono tante, la voglia di stare insieme lo sarà sempre di più.


Luigi Pennino