G.E. Editoriali News

Razzismo

Come spesso succede, questo numero di Gioventù Evangelica è stato concepito molti mesi fa. Nel tempo le tracce per gli articoli si modificano e non è raro che lo scheletro iniziale si trasformi, per adattarsi al momento della stampa.

Nell’autunno 2018 la redazione non poteva immaginare la nuova ondata di proteste antirazziste sollevatasi dopo l’omicidio di George Floyd – avvenuto il 23 maggio scorso per mano di Derek Chauvin, agente della polizia locale di Minneapolis, negli Stati Uniti – e proseguita con toni diversi in Italia dopo l’aggressione mortale a Willy Monteiro Duarte a Colleferro domenica 6 settembre 2020. Il tema era già stato scelto e giunse profeticamente in tempo per interrogarci su cosa pensiamo e su cosa facciamo per rendere il mondo un posto più giusto.

Viviamo un tempo di ignoranza dilagante, in cui l’odio su base razziale condanna chi è esteticamente visibile come straniero, con toni esasperati che preludono a una vera e propria caccia al diverso, proclamando la priorità delle persone originarie di un certo luogo: in Italia, “prima gli italiani”.
Sebbene siamo consapevoli dell’incompatibilità dei proclami razzisti con la fede cristiana, è quanto mai necessario oggi proporre una riflessione sul razzismo, ribadendo che non è possibile credere in Gesù Cristo ed essere razzisti al tempo stesso.

Per questo abbiamo deciso di pubblicare un numero doppio, con importanti contributi!

  • Nello spazio della “pillola” ospitiamo Marco Giordani, che rilegge “La Haine”, film di Mathieu Kassovitz del 1995, grande successo al Festival di Cannes di quell’anno.
  • Il pezzo biblico è affidato a Corinne Lanoir, che ci propone una riflessione sul concetto di razza, stirpe ed elezione partendo da Sem, Cam e Yafet.
  • Da dove viene il concetto di razza? Ci sono ambiti in cui funziona? Yuri Pallagrosi ci porta nel campo del “razzismo buono”. Spoiler: non è l’umanità.
  • Il razzismo scava una fossa tra i popoli, ma soprattutto nella mente delle persone. Simona Imazio scrive un dettagliato saggio sulle conseguenze etnopsicologiche della repressione colonialista.
  • Francesco Fornari mette in crisi la nostra identità di occidentali democratici andando alle origini (razziste ed esclusive) dello Stato moderno.
  • Con un’intervista all’avvocata Ilaria Valenzi facciamo luce sulla normativa che regola l’ingresso degli stranieri in Italia e sui pochi diritti delle persone che qui cercano una nuova speranza.
  • Le presunte origini del virus Covid-19 hanno fatto crescere il razzismo contro la nutrita comunità cinese in Italia. Abbiamo intervistato Stefano Wu Ng, che spiega com’è la vita di un italiano cinese.
  • Luisa Nitti approfondisce il lessico del razzismo nella vita di ogni giorno, tra tic e tabù: una guida su come riconoscere ed evitare modi di esprimersi scorretti.
  • Il numero si arricchisce di una testimonianza direttamente dagli Stati Uniti d’America, culla delle discriminazioni e delle grandi battaglie per i diritti civili: Quantisha Mason scrive una breve storia del razzismo “made in USA”, dal caso delle riparazioni per gli schiavi liberati all’assassinio di George Floyd.
  • Per finire, affrontiamo il tema in modo creativo: tre schede, di Gioia Soletto, Thanchanok Belforte e Tridicomics (alias Andrea Tridico), rispettivamente sui testi antirazzisti di Caparezza, l’arte etnica e il razzismo nei fumetti (attenzione: quest’ultima è anch’essa un fumetto!).
  • Debutta in questo ricco numero la nuova sezione “G-Extra”, dove raccogliamo “consigli di e per” dalla redazione. Speriamo di consigliarvi bene per il vostro tempo liberato.
  • Si chiude con questo numero il ciclo di studi biblici sulle “Generazioni”. Giovanni Bernardini ci parla del concetto di giudizio di una generazione sulle altre, di una generazione in opposizione a un’altra, con un parallelismo tra la vicenda di Giona e il discorso di Gesù in Matteo 16.

Buona lettura!

David Trangoni e Sophie Langeneck