Qual è il rapporto tra diaconia e predicazione? Corrisponde al complesso rapporto tra le nostre chiese e i grossi enti che si occupano in maniera professionale di assistenza sociale? In questo tempo in cui la diaconia istituzionale ha più peso economico e visibilità rispetto alla chiesa in quanto luogo deputato a predicare Gesù Cristo, ci si chiede come le due cose possano stare insieme. In città come Firenze o Torino i progetti di diaconia hanno molta visibilità e buona fama, ma quanto sono connessi ancora oggi alle chiese sul territorio?
A ben guardare, la contrapposizione tra diaconia e predicazione appare piuttosto futile nell’economia della testimonianza della nostra fede. Cosa importa se testimoniamo la nostra fede con parole o facendo del bene ad altri?
In questo numero della rivista vorremmo proseguire la riflessione condotta nel 2018 sia nel corso del convegno organizzato dalla Commissione Sinodale per la Diaconia (CSD – Diaconia Valdese) con la Federazione Giovanile Evangelica in Italia, che nella giornata di studi “Mario Miegge” organizzata dalla Segreteria degli iscritti a ruolo della Tavola Valdese e dal Centro culturale valdese di Torre Pellice.
La diaconia non è solo il servizio al prossimo che le chiese protestanti possono offrire, non è solo un discorso interno alla chiesa valdese, ma è un modo di essere credenti e cristiani nel mondo.
La nostra riflessione sulla diaconia prende le mosse dall’esplorazione del termine diakoneo e del ruolo del diacono nel Nuovo Testamento attraverso un articolo di taglio esegetico a cura di Eric Noffke, seguito da un articolo biblico-teologico a cura di Erika Tomassone, che cerca di analizzare se sussista una contrapposizione tra diaconia e predicazione, tra servizio e ascolto della Parola.
Presentiamo una scheda tripla su progetti di servizio al prossimo costruiti da comunità locali: Daniele Troìa racconta il progetto di formazione al lavoro della Chiesa metodista di Venosa, la Fabio Perrone la distribuzione della colazione ai senzatetto della Chiesa metodista di via XX settembre a Roma e Maria Virtuani il doposcuola per ragazzi della Chiesa battista di Centocelle, sempre a Roma.
A seguire, Francesco Sciotto analizza il rapporto tra la diaconia e la vita propria della chiesa.
Con l’intervista doppia a Berthin Nzonza e Samuele Pigoni cerchiamo di mettere a confronto due esperienze radicalmente diverse di diaconia: quella comunitaria, “dal basso”, e quella “istituzionale” della Diaconia Valdese.
Gianluca Fiusco ci invita a riflettere sugli obiettivi del lavoro diaconale, ovvero se la diaconia possa confondersi con una qualsiasi opera di assistenzialismo.
In conclusione il nostro sguardo all’universo della diaconia si allarga con la scheda a cura di Antonio La Mantia su Eurodiaconia, la rete diaconale che connette le diaconie del vecchio continente.
Il tema monografico della diaconia è introdotto da una pillola agrodolce, offerta dalla diacona Nataly Plavan, che ci racconta non senza autoironia il suo lavoro quotidiano.
Il ciclo degli studi biblici sulle generazioni nelle Scritture continua con uno sguardo al Deuteronomio e alla teologia del patto come trasmissione della memoria su Dio da una generazione all’altra.
Il numero è corredato di immagini concesse da CSD – Diaconia Valdese e da Fabio Perroni.
Diamo il benvenuto in redazione a Silvia Giammetta e salutiamo riconoscenti al Signore per il suo grande impegno creativo Pietro Romeo.
Buona lettura!
David Trangoni e Sophie Langeneck