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Davide e Gionatan: Amicizia o amore?

La storia di Davide e Gionatan si svolge principalmente tra i capitoli 18 e 20 del primo libro di Samuele, oggi vogliamo riflettere insieme a partire dalle interpretazioni esegetiche riportate nel libro “L’omosessualità nella Bibbia e nell’antico vicino oriente” scritto da T. Römer e L. Bonjour.

“1 Appena Davide ebbe finito di parlare con Saul, Gionatan si sentì nell’animo legato a Davide, e Gionatan l’amò come l’anima sua. 2 Da quel giorno Saul lo tenne presso di sé e non permise più che egli ritornasse a casa di suo padre. 3 Gionatan fece alleanza con Davide, perché lo amava come l’anima propria. 4 Perciò Gionatan si tolse di dosso il mantello e lo diede a Davide; e così fece delle sue vesti, fino alla sua spada, al suo arco e alla sua cintura. ”

(I SAM 18, 1-4)

Il racconto biblico mette in scena il primo incontro tra Davide e Gionatan: i due protagonisti fanno conoscenza alla fine di una battaglia.  La loro relazione appare forte e intima. Due guerrieri famosi, due eroi uno figlio del Re assumono senza nemmeno conoscersi  un impegno molto forte al quale si atterranno per tutta la vita.

Le scritture ci presentano un principe ereditario, che si spoglia di tutti i suoi abiti per offrirli ad un attraente e sconosciuto giovane.  Secondo la concezione dell’antico vicino oriente, un uomo di alto rango non può denudarsi in alcun caso, l’abbigliamento svolge un ruolo decisivo nella definizione dello status symbol, il gesto di Gionatan rivela quindi un sentimento davvero profondo nei confronti di Davide, un sentimento che potremmo definire anche erotico. Il riferimento allo spogliarsi degli abiti allude però anche alla disposizione a rinunciare al trono in favore di Davide secondo il volere di Dio.

Questo doppio riferimento tanto al sentimento tra i due quanto al volere di Dio si riscontra nell’uso ripetuto del verbo ebraico ahab, amare, utilizzato tanto per indicare il sentimento verso un* amante, quanto l’amore che procede da Dio e che a Dio va indirizzato

Tu amerai il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore con tutta l’anima tua e con tutte le tue forze

(Deut 6,5)

L’amore di Davide e verso Davide è benedetto perché Dio lo ama. L’intento dell’autore è quello quindi creare un gioco di identificazioni affiancando all’alleanza di Gionatan e Davide quella tra YHWH e il Suo Popolo. L’ascesa al trono di Davide è voluta da Dio e questa alleanza dai tratti omoerotici benedetta.

Ma cosa nel testo ci spinge a parlare di una relazione erotica fra i due?

Gionatan avverte Davide che suo padre re Saul vuole ucciderlo per impedire l’ascesa al trono e lo porta fuori dalla città per elaborare insieme un piano. È questa uscita fuori dalle mura della città ad essere interpretata da Römer e Bonjour come una relazione sessuale tra i due amici, si incontrano fuori dalle mura della città al riparo da sguardi indiscreti.

30 Allora l’ira di Saul si accese contro Gionatan, e gli disse: «Figlio perverso e ribelle, non so io forse che tu prendi le difese del figlio d’Isai, a tua vergogna e a vergogna di tua madre? 31 Poiché fintanto che il figlio d’Isai avrà vita sulla terra non vi sarà stabilità per te né per il tuo regno. Dunque mandalo a cercare e fallo venire da me, perché deve morire»

(I Sam. 20,30-31)

In pochi prima degli autori del libro hanno sottolineato e commentato la frase “a tua vergogna e a vergogna di tua madre”. La seconda volta che compare il termine bóšet, vergogna, il testo ebraico vi accosta anche il termine erwaI, che designa anche gli organi sessuali maschili e femminili. C’è dunque da chiedersi: perché Saul nel suo grido d’ira contro il figlio nomina gli organi sessuali della madre?

Secondo l’interpretazione riportata nel libro preso in esame, Saul sembra additare Gionatan come un effemminato, una persona che si comporta all’opposto del proprio sesso, cioè una donna come sua madre. Questa interpretazione avvalora ancora una volta che tra Gionatan e Davide esista una relazione omosessuale.

Davide viene bandito dalla corte di Saul e la descrizione della separazione dei due viene descritta con molta emozione, lacrime e abbracci, una scena che più che alla separazione di due alleati sembra riferirsi alla separazione di due amanti.

41 E come il ragazzo se ne fu andato, Davide si alzò dal lato sud, si gettò con la faccia a terra e si prostrò tre volte; poi i due si baciarono e piansero insieme; Davide soprattutto pianse dirottamente. 42 Gionatan disse a Davide: «Va’ in pace, ora che abbiamo fatto tutti e due questo giuramento nel nome del SIGNORE. Il SIGNORE sia testimone fra me e te, e fra la mia e la tua discendenza, per sempre».

(I Samuele 20, 41-42)

I due non si rivedranno più poiché Gionatan morirà in battaglia insieme al padre, appresa la notizia Davide compone un canto funebre nel quale leggiamo

26 Io sono in angoscia a motivo di te, Gionatan, fratello mio;

tu mi eri molto caro,

e l’amore tuo per me

era più meraviglioso dell’amore delle donne.

(II Sam 1, 26)

Chiaramente, bisogna tenere in considerazione il fatto che la concezione della sessualità nell’antico vicino oriente non mette in contrapposizione omosessuali ed eterosessuali, quanto relazioni in accordo con la cultura patriarcale dell’epoca e relazioni che invece la sfidano e sono quindi considerate sbagliate. Sempre nello stesso libro citato all’inizio, viene sottolineato come nella Bibbia non venga, per esempio, mai menzionata l’omosessualità femminile, perché non minaccia il ruolo tradizionale del maschio in una società patriarcale. Al contrario, se un uomo di quel tempo avesse assunto un ruolo passivo, per amore o per forza, avrebbe perso la sua virilità e allo stesso tempo messo in discussione tutto l’ordine della società.

Un altro elemento molto importante è che tra Davide e Gionatan abbiamo parlato di relazione omoaffettiva e omosessuale, mettendo in secondo piano il fatto che entrambi avessero anche relazioni con diverse donne. Possiamo parlare di bisessualità? Sicuramente non prenderla in considerazione sarebbe un atto di “bicancellazione” (per il significato, vedi i post precedenti!), ma è anche vero che soltanto Davide e Gionatan avrebbero il diritto di definirsi omosessuali, bisessuali o in altro modo. Non potendo interpellarli, possiamo parlare delle loro relazioni, che sottolineano come al tempo, in una società dalla forte impronta omofoba, la sessualità era comunque fluida.

L’omofobia che viene rappresentata nel testo non è però da attribuire a Dio, che anzi benedice questa unione. Non sarà mai sufficientemente chiaro se la relazione tra Davide e Gioantan sia stata anche di natura sessuale, ciò che è chiaro è che non vi sono tracce di una condanna da parte di Dio per questa o per altre relazioni omosessuali.