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Glossario Rainbow

Per il Pride Month il gruppo del GiovedìQueer ha deciso di elaborare un Glossario Rainbow. Sappiamo cosa significa l’acronimo LGBTQI? e in quale modo queste lettere possono rappresentare la fede protestante? Vi lasciamo alla lettura di questo piccolo glossario.

Vi ricordiamo che il GiovedìQueer vuole essere uno spazio di dialogo e di confronto costruttivo, se volete condividere il vostro pensiero con noi scriveteci a: giovediqueer.fgei@gmail.com

Che cosa significa LGBTQI?

Omosessualità: è un orientamento sessuale* che indica un’attrazione esclusiva per persone del proprio sesso; al suo interno comprende quindi donne lesbiche e uomini gay.

Bisessualità: è un orientamento sessuale che indica un’attrazione per più di un genere. La comunità bisessuale tende a rifiutare la vecchia definizione “attrazione per entrambi i generi”, non perché ciò escluderebbe le persone transessuali, che, sono uomini e donne a tutti gli effetti a prescindere dal sesso biologico assegnato alla nascita; ma per includere anche le persone che non si identificano momentaneamente o definitivamente con un solo genere. La bisessualità comprende quindi sia chi è attratto solo da uomini e donne sia da chi è attratto anche da altre identità al di fuori del binarismo. 

Trans: Identità di genere** condizione di una persona la cui identità di genere non corrisponde con il sesso biologico assegnato alla nascita, questa identità di genere si definisce transgender. Le persone transessuali invece, sono quelle persone transgender che intraprendono, nella misura da loro scelta, trattamenti ormonali e/o chirurgici per modificare il proprio corpo. Tutte le persone transessuali sono anche transgender, ma non tutte le persone transgender sono transessuali. L’identità di genere non si valuta in base alla scelta di intraprendere o meno interventi di chirurgia parziali o totali. Usiamo il nome e i pronomi che la persona ci chiede di usare.

Queer: è un termine «ombrello» che comprende diverse identità sessuali e identità di genere. Accoglie tutte le persone che non sono eterosessuali e/o cisgender. Al suo interno comprende anche quelle identità, di genere o sessuali, che non figurano nello storico acronimo come ad esempio:

–        Pansessualità: attrazione a prescindere dal genere;

–        Asessualità: assenza di attrazione sessuale;

–        Demisessualità: attrazione sessuale solo in presenza di un legame emotivo;

–        Aromanticismo: assenza di desiderio di costruire legami romantici;

–        Poliamore: più relazioni nel pieno consenso di tutt* i partner coinvolt*;

–        Non-Binary: identità di genere «ombrello» che racchiude tutte le persone che non si rispecchiano in un solo genere. Comprende tutte quelle persone che, a prescindere da caratteri sessuali primari o secondari, o dalle espressioni di genere socioculturali, non si riconoscono in un sistema binario che vede solo il genere maschile e quello femminile.

Intersessualità: è un termine ombrello che comprende diverse variazioni fisiche che riguardano cromosomi, marker genetici, gonadi, ormoni, organi riproduttivi, genitali, e l’aspetto somatico del genere di una persona (le caratteristiche di sesso secondarie, come ad esempio barba e peli).

Le persone intersessuali sono nate con caratteri sessuali che non rientrano nelle tipiche nozioni binarie del corpo maschile o femminile. Nonostante queste variazioni generalmente non minaccino la salute fisica, spesso le persone con queste variazioni biologiche subiscono una pesante medicalizzazione attraverso interventi chirurgici o assunzione di ormoni che le avvicinano al genere assegnato alla nascita.

*Identità sessuale: o orientamento sessuale indica l’attrazione verso l’altra persona.

**Identità di genere: è il senso di appartenenza di una persona al genere con cui di identifica: maschile, femminile o entrambi. Le persone il cui senso di appartenenza al genere corrisponde al sesso biologico assegnato alla nascita si definiscono cisgender.

LGBTQI nella fede protestante

Lettura: l’incontro con le Scritture è molto importante nella visione protestante riformata, i credenti e le credenti sono invitati e invitate ad una cura anche quotidiana della lettura. Un aiuto in tal senso è ad esempio il lezionario “Un Giorno, una Parola” che offre uno spunto per la lettura quotidiana. Ma non solo, le comunità si impegnano nell’organizzazione di Studi Biblici, di solito settimanali, tenuti da pastori e pastore o anche da incontri Giovanili di vario tipo, sempre incentrati sulla Parola. 

Grazia: tra i principi fondamentali del protestantesimo storico vi è la dottrina della Salvezza per sola Grazia. Il pensiero protestante crede quindi che il peccato sia una condizione umana e la salvezza avvenga per il solo intervento di Dio che gratuitamente ci ha predestinati alla salvezza.

Bibbia: un altro principio fondamentale è quello della Sola Scriptura, ovvero l’unico mezzo per conoscere e comprendere il messaggio salvifico di Dio sono le Scritture, a queste non si deve quindi affiancare la tradizione o altri scritti. È importante però sottolineare che il protestantesimo storico non promuove una lettura letterale delle Scritture, ma, riconoscendole come prodotto umano, promuove una lettura storico critica di esse partendo dal contesto nel quale sono state prodotte.

Testimonianza: oltre ad essere lette le Scritture vanno ascoltate. Credendo nel sacerdozio universale i fedeli e le fedeli tutt* sono invitati e invitate a diffondere il messaggio di Dio. Oltre alle figure pastorali vi è anche quella di predicatori e predicatrici, laici e laiche che hanno compiuto un percorso di studi e che mettono a disposizione la loro formazione per le riflessioni bibliche.

Quesiti: per le chiese protestanti riformate non esiste autorità assoluta in materia di fede se non quella di Dio e, allo stesso modo, la Verità appartiene a Dio e soltanto Dio può vederla e conoscerla appieno. Per questo, la Scrittura non è letta come il libro che contiene tutte le risposte, né esiste figura pastorale o studios* di teologia in grado di dare tutte le risposte definitive. Al contrario, le comunità si confrontano con la Bibbia dando vita, con la lettura e la discussione, a domande, dubbi ed incertezze sempre nuove, da vivere in un cammino fatto di ascolto e sostegno reciproco.Incontro: la comunità ha un ruolo fondamentale, perché è lo spazio in cui Dio e il suo Spirito si manifestano. “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Matteo 18:20). La vita comunitaria ha grande importanza, perché è attraverso la propria comunità che si studia la Parola e che si vivono le opere che Dio mette davanti agli uomini. È anche la comunità a decidere per sé stessa, in quanto le chiese protestanti riformate sono amministrate e governate da assemblee, locali e nazionali: nessuna decisione, né amministrativa né di contenuto, è presa da una singola persona.